Nikita Pelizon, il suo vestito alla mostra del cinema di Venezia ha un significato, raffigurato dalla sua arte

ikita Pelizon ha fatto un’entrata trionfale alla Mostra del Cinema di Venezia 80 con un abito Hunika by Nikita che unisce arte e protesta. Il suo vestito rappresenta il passato, il presente e il futuro del cinema, con un messaggio contro l’eccessiva intelligenza artificiale

La vincitrice della settima edizione del Grande Fratello Vip, Nikita Pelizon, ha fatto un’impressionante apparizione alla Mostra del Cinema di Venezia 80. L’influencer triestina ha brillato sul red carpet indossando un abito Hunika by Nikita che racchiude un messaggio potente. In questo articolo, esploreremo il suo straordinario look e il significato dietro a questo abito unico.

Nikita Pelizon, che ha vinto il cuore del pubblico italiano durante la sua partecipazione al Grande Fratello Vip, ha fatto il suo debutto alla prestigiosa Mostra del Cinema di Venezia. Ciò che ha reso il suo ingresso ancora più speciale è stato l’abito che ha indossato, una creazione firmata Hunika by Nikita.

Intervistata da Superguida Tv, Nikita ha condiviso il significato dietro al suo abito straordinario, ispirato al tema del Festival del Cinema di Venezia. L’abito rappresenta il passato, il presente e il futuro del cinema. Nikita ha espresso la sua preoccupazione per la situazione negli Stati Uniti, dove gli attori stanno protestando contro l’uso crescente dell’intelligenza artificiale nella produzione cinematografica. Questa tecnologia potrebbe ridurre il lavoro degli attori, mettendo a rischio l’arte della recitazione.

Per rappresentare la sua protesta, Nikita ha inserito un messaggio ribaltato sulla parte posteriore dell’abito: ‘L’intelligenza artificiale necessita di un limite’. Inoltre, l’abito è stato adornato con immagini di film che hanno segnato la storia del cinema, sottolineando l’importanza dell’arte cinematografica tradizionale.

Avevo questo desiderio di portare l’arte al Festival di Sanremo… pardon, al Festival del Cinema di Venezia, anche se il cinema è già arte. Ho scelto di far stampare questo quadro che avevo fatto prettamente per il Festival, che sta a simboleggiare il passato, il presente e futuro del cinema. Lo spunto parte dalla mia preoccupazione per la situazione che c’è in America, con lo sciopero degli attori, per la questione che riguarda l’inserimento dell’intelligenza artificiale all’interno del film, della produzione, e quindi gli attori lavoreranno di meno. Sono molto fiera di loro che stato protestando per questo. Ho deciso di mettere nella parte de retro dell’abito un messaggio di protesta al contrario ‘L’intelligenza artificiale necessita di un limite’ e poi ho deciso di inserire un po’ tutti i film che hanno segnato la storia del cinema. Il futuro è nelle nostre mani, possiamo usarlo in maniera intelligente adoperando anche l’intelligenza artificiale, ma quando va a toccare le emozioni delle persone che vengono trasmesse grazie alla recitazione, con anni di studi, mi sembra un po’ di superare il limite.

Durante l’intervista, Nikita ha anche parlato del successo del suo brano “Mojito,” esprimendo gratitudine per il sostegno dei fan. Il brano ha conquistato un vasto pubblico di tutte le età, dimostrando la versatilità della sua arte.

“Mojito”, sta andando fortissimo, sono molto contenta perché abbiamo messo in questo pezzo tanto amore e tantissima passione. È un brano che piace a tutte le età. Sono molto grata

Nikita Pelizon ha lasciato un’impronta indelebile alla Mostra del Cinema di Venezia 80 con il suo abito straordinario che celebra il cinema e promuove un messaggio di protesta contro l’eccessivo uso dell’intelligenza artificiale nella produzione cinematografica

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